Nel gennaio 2023, il colosso del tessile Benetton è stato preso di mira da un gruppo di hacker noto come "Hunters International", proveniente da Russia e Nigeria. Più di 3 milioni di file sono stati sottratti e ora i primi documenti sensibili sono stati diffusi, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dei dati.
Tra i documenti rubati si trovano fatture e informazioni sensibili su aziende, con forti indizi che suggeriscono che questi dati possano essere stati acquistati dal dark web. Il Corriere della Sera riporta che tra i primi 10 documenti pubblicati, due contengono informazioni particolarmente delicate per Benetton.
Il primo documento include un elenco dettagliato di 12.393 fatture, datate tra gennaio e ottobre 2019, che riguardano vendite e rimborsi di prodotti. Il secondo documento, più pericoloso per l'azienda, è un foglio Excel che elenca 11.351 acquirenti di abbigliamento Benetton, con indirizzi e numeri di telefono inclusi.
Marco Moschini, Direttore dell'Information Technology del gruppo, ha dichiarato che grazie agli sforzi preventivi, l'azienda è riuscita ad intercettare gli hacker in tempo. Benetton ha implementato una struttura dedicata alla sicurezza informatica e ha investito nella formazione del personale per aumentare la consapevolezza sulla sicurezza dei dati.
Nonostante il tentativo di ricatto da parte degli hacker, legato a un precedente attacco informatico nel gennaio 2023, Benetton ha dichiarato che non cederà alle richieste. L'azienda sostiene di aver contenuto il precedente attacco, assicurando che nessuna attività aziendale sia stata compromessa.
Si sospetta che gli hacker possano aver sfruttato un "Cavallo di Troia", probabilmente installato da un dipendente con accesso alla rete aziendale, per infiltrarsi nei database del gruppo, mettendo in luce la necessità di rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza informatica.
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